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Webinar CNR “Etica e pragmatica dell'open access" (2 e 3 marzo 2021)

Fri, 03/05/2021 - 16:38
Events

Si è svolto il 2 e il 3 marzo scorso il webinar “Etica e pragmatica dell'open access” organizzato dalla Commissione per l’etica e l’integrità nella ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con l’Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee (ILIESI -CNR).

Nei due incontri del seminario on line si sono alternati diversi relatori che hanno trattato aspetti pratici (risvolti editoriali, giuridici e ruolo dei ricercatori) ed etici (deontologia, integrità della ricerca) della scienza aperta intesa come “buona scienza”.

Nella prima sessione intitolata “Indirizzo generale e policy” sono intervenuti Piero Attanasio dell’AIE,  Roberto Caso (Università di Trento), Silvana Mangiaracina (Biblioteca Area della Ricerca del CNR di Bologna – NILDE) ed Emma Lazzeri (ISTI-CNR, GARR) avviando un interessante dibattito.

Dopo l’intervento del professor Caso sul diritto morale di liberare la scienza che è cosa pubblica, equilibrando il diritto alla conoscenza con la tutela della proprietà intellettuale, si sono succeduti i punti di vista quasi speculari di Attanasio dell’AIE (open access dal lato della pragmatica dell’editore) e di  Mangiaracina riguardo alla visione della scienza aperta dalla parte dei ricercatori e delle biblioteche. Il primo ha presentato un’analisi secondo la quale i transformative agreements concepiti per favorire l’open access, non intaccano la struttura competitiva del mercato dell’editoria scientifica e riducono il potere d’acquisto delle biblioteche a causa della diversa aliquota IVA applicabile. Aprire la scienza è un ruolo dell’editore per il quale vale la pena di pagare un prezzo (editoria etimologicamente deriva dal latino edere = dare fuori).

Silvana Mangiaracina ha portato la riflessione sui costi delle pubblicazioni in open access, difficilmente sostenibili per le biblioteche, visto che la spesa del CNR per l’OA nel 2020 è stata di quasi 2,5 milioni di euro e sull’evidenza della fortissima spinta alla trasformazione in atto nella comunicazione scientifica, da un sistema in cui si paga per l’accesso ai contenuti a un sistema in cui si paga per la pubblicazione dei contenuti. Gli enti finanziatori e le organizzazioni accademiche e di ricerca potranno giocare un ruolo molto importante supportando le spese di pubblicazione su piattaforme e riviste Open basate su modelli efficienti e innovativi.

Il 3 marzo nella seconda sessione intitolata “Policies e scienze aperte” si sono alternati Elena Giglia (Università di Torino), Massimo Cocco (INGV), Francesca Di Donato (ILC-CNR), Cinzia Marras (ILIESI-CNR).

Giglia si è concentrata sulla valorizzazione del ciclo dei dati della ricerca più importante del paper finale pubblicato editorialmente, sulla centralità dei pre print e sulla necessità di passare dal sistema arcaico delle riviste al sistema più efficiente delle piattaforme (ORE, Open notebook).

A seguire è intervenuto Massimo Cocco (INGV) che ha sottolineato  criticità e necessità di policy nella gestione dei dati della ricerca dal punto di vista di chi si occupa di scienza della terra, rimarcando che non tutti i dati possono essere aperti (ad esempio nel caso di percezione e monitoraggio del rischio).

Infine segnaliamo la riflessione di Francesca Di Donato che ha esordito con le parole di John Tennant “Open science: just science done right” ovvero che la scienza aperta è quella fatta bene e che il suo opposto è la cattiva scienza, non la scienza chiusa. L’apertura della conoscenza ha precursori antichi, poiché già Galileo si schierava contro l’abbattimento della segretezza a favore di una scienza nuova. Dobbiamo impegnarci tutti a trovare nuovi metodi e nuovi modelli, uscendo dalla gabbia dell’eccellenza e della qualità intese come “santo Graal” (Michéle Lamont).

L’impressione è che il webinar “Etica e pragmatica dell'open access” abbia lasciato aperte tante questioni e meriti quindi una nuova edizione.

 

Sono disponibili su ZENODO le slides dei seguenti interventi:
Roberto Caso: Il diritto (umano e) morale di liberare la scienza https://zenodo.org/record/4574098

Francesca Di Donato: L'open science è la scienza fatta bene. L'Open Access tra etica e pragmatica https://zenodo.org/record/4577887#.YD_G0ZNKiHs

Elena Giglia: Il valore della Open Science durante la pandemia e il nuovo uso dei preprint https://doi.org/10.5281/zenodo.4574544

Silvana Mangiaracina: Open Access, dalla parte dei ricercatori: il ruolo delle biblioteche https://zenodo.org/record/4575402

Cristina Marras: Come fare cose con le parole. Open e Commons nelle Scienze Umane e Sociali https://zenodo.org/record/4580878

Emma Lazzeri: Il Competence Centre nazionale di ICDI: un centro unico di competenze per il supporto e la formazione su OS e EOSC 
https://zenodo.org/record/4575507

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