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Modulo SEDD e suo funzionamento
Il modulo SEDD (Sistema Elettronico sicuro per il Document Delivery) integrato in NILDE, incluso di sistema di Digital Hard Copy, è una tecnologia unica che è stata implementata in NILDE per l'invio elettronico dei documenti.
NILDE utilizza SEDD attraverso il caricamento di un file attraverso il server, che supporta solo i seguenti formati: PDF, JPG, JPEG, GIF, TIFF, TIF, BMP, PNG.
L’operatore carica il documento digitale usando un form per inviarlo alla biblioteca richiedente. NILDE processa il file con il sistema di Digital Hard Copy (applicato soltanto ai file di testo PDF), e rende disponibile il documento digitale alla biblioteca richiedente attraverso l’interfaccia utente di NILDE. La biblioteca richiedente deve autenticarsi nel sistema NILDE per vedere il documento ricevuto e stamparlo; il file verrà immediatamente eliminato dal server di NILDE dopo la stampa, o verrà rimosso dopo 7 giorni.
Il sistema di Digital Hard Copy di NILDE fa parte del modulo SEDD. Processa solamente i file PDF. Di fatto, molti editori che permettono il SEDD dei loro materiali elettronici, non permette di farlo con il PDF originale dei file, ma solamente della loro copia stampata. Questo garantisce che la copia usata per l’ILL sia una “immagine-copia” senza le peculiarità del PDF di testo, come la ricerca, la selezione e il copia-incolla. Con “PDF di testo” ci riferiamo al file originale dell’editore. In questo caso, le operazioni manuali che deve compiere l’operatore sono: la stampa del PDF, la digitalizzazione delle copia stampata attraverso uno scanner per ottenere un PDF-immagine del file, applicare il SEDD al PDF-immagine del file (a questo ci riferiamo come “hard-copied PDF”).
Il sistema di Digital Hard Copy di NILDE simula queste operazioni manuali, attraverso l’implementazione di un processo in tre fasi:
- la prima fase consiste nell’estrarre ogni singola pagine del PDF di testo (file input) e trasformarla in un’immagine PNG. In questo modo tutti i contenuti della pagina (testo, immagini,…) vengono combinati in modo da ottenere una singola immagine, con una risoluzione fissa di 200 dpi (un compromesso accettabile tra la qualità di stampa/di lettura e la grandezza del file risultante). Questo garantisce a sua volta che il documento finale che viene mandato alla biblioteca richiedente non sia una copia digitale “perfetta” del file PDF originale, poichè ha una qualità inferiore;
- la seconda fase combina tutte le immagini PNG ottenute con un nuovo file PDF (file output);
- infine, viene aggiunta al file OUTPUT la pagine iniziale sul copyright, contenente i dati bibliografici, le informazioni sullo scambio ILL (come le biblioteche, richiedente e fornitrice, la richiesta e i dati forniti), e la clausola del copyright. Se la biblioteca fornitrice applica una licenza, nella pagina iniziale sul copyright verrano aggiunte le informazioni riguardanti la clausola ILL della licenza dell’editore.
Questo processo di Digital Hard Copy implementato da NILDE è equivalente ai tre passaggi manuali precedentemente elencati.
Il sistema di Digital Hard Copy ha dei limiti: dimensione massima del file input (15 MB), dimensione massima del file output (30 MB).