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Document Delivery elettronico sicuro con NILDE
Nel corso degli ultimi vent'anni la disponibilità di risorse informative digitali, accessibili ovunque e in qualsiasi momento, ha cambiato le aspettative ed il comportamento degli utenti delle biblioteche. Tuttavia, l'effettivo accesso alla letteratura scientifica dipende sia dalla disponibilità economica delle biblioteche a sostenere sottoscrizioni a e-journals e banche dati, sia da servizi quali il prestito inter-bibliotecario (ILL) e il document delivery (DD) che storicamente consentono alle biblioteche di effettuare una condivisione reciproca delle risorse, espandendone la capacità di soddisfare le richieste dei propri utenti. L'utilizzo di Internet e della tecnologia in generale in questo contesto, consente di migliorare l'efficienza di detti servizi e di soddisfare in maniera più tempestiva ed efficace le esigenze degli utenti. La normativa vigente sul diritto d'autore disciplina gli usi consentiti sulle pubblicazioni cartacee, riconoscendo esplicitamente il servizio di prestito inter-bibliotecario e rendendo possibile l'espletamento del servizio di document delivery da parte delle biblioteche, pur non prevedendone disposizioni specifiche. A causa di questo limite normativo, diritti e doveri sull'accesso e sull'utilizzo delle risorse digitali non possono essere regolati dalla legge statale, ma necessitano di un accordo privato tra biblioteca ed editore: la licenza. In generale una licenza stabilisce degli obblighi contrattuali tra editore e biblioteca: il primo è volto a proteggere gli interessi degli autori, nonché i propri, la seconda a proteggere gli interessi dei suoi utenti. Ciò che viene contrattato non è quindi il solo prezzo per l'accesso ma anche le sue modalità e gli usi consentiti sui download, come per esempio il DD. Si presentano qui i recenti sviluppi del sistema NILDE per consentire la cosiddetta trasmissione elettronica sicura (secure Eletronic Document Delivery, sEDD), che è una limitazione molto spesso imposta dall'editore nel caso di trasferimento elettronico del documento. La riduzione dei tempi di fornitura e dei costi di gestione delle richieste desiderata dalle biblioteche si scontra con la necessità di tutela dell'editore rispetto a un'eventuale diminuzione delle sottoscrizioni: pur non in modo esplicito, appare evidente come l'editore inviti sempre più spesso all'utilizzo di sistemi software per il controllo preventivo della fruizione del materiale licenziato. Ma ci si domanda fino a che punto la difesa preventiva dei diritti degli autori/interessi degli editori possa spingersi per non ledere la libera circolazione delle informazioni nel mondo della ricerca scientifica, possibile solo attraverso un controllo meno rigido sull'informazione. Nonostante quindi la trasmissione elettronica e la tecnologia abbiano la potenzialità di migliorare notevolmente il servizio DD, le implicazioni legali ed economiche che ne conseguono tendono a frenarne fortemente l'uso.